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Migliorano le previsioni sul mercato immobiliare (parola di... agente)

Le previsioni sul mercato immobiliare italiano?
Continuano a migliorare e, pur non drasticamente, lo fanno oramai in maniera continuativa e costante, conferendo pertanto il giusto ottimismo a chi si sta avvicinando (o riavvicinando) all’investimento sul mattone.
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Stando a quanto suggerito dal sondaggio condotto da Banca d’Italia, Tecnoborsa e Agenzia del territorio, su un vasto campione di agenti immobiliari, in relazione all’analisi del primo trimestre dell’anno, le buone notizie non mancherebbero di certo: i prezzi sono cresciuti o rimasti stabili, i tempi di vendita continuano a ridursi, lo sconto medio applicato sul prezzo richiesto subisce una nuova flessione, aumenta la percentuale di agenzie che ha dichiarato di aver venduto almeno un’abitazione nel trimestre interessato. Pertanto, la view sul futuro del comparto italiano sembra essere in sviluppo positivo, anche alla luce dei successivi aggiornamenti sul secondo trimestre 2016, che evidenziano un fisiologico rallentamento del trend di crescita, comunque non in grado di pregiudicare un più ampio scenario evolutivo.
 
Il dato che, tuttavia, appare essere maggiormente di rilievo, è la stima per il complessivo 2016. Il sondaggio condotto sugli agenti immobiliari nella prima parte dell’anno rivela con soddisfazione che le attese sull’andamento del mercato italiano continuano a migliorare, con il 90,2% di operatori che ritiene che le condizioni di mercato miglioreranno o, nella peggiore delle ipotesi, rimarranno uguali a quelle odierne. A titolo di cronaca e di utile raffronto, di questi tempi, appena 4 anni fa, la quota di agenti immobiliari che secondo lo stesso sondaggio riteneva che il mercato potesse svilupparsi positivamente o in stabilità era del 34%. Si noti, inoltre, come la valutazione prospettiva sul medio termine sia identicamente confortante: l’analisi evidenzia come oltre 9 agenti immobiliari su 10 afferma che nel prossimo biennio la situazione migliorerà (56%) o rimarrà stabile (36), contro i 5 agenti immobiliari su 10 di appena quattro anni fa (il 26% vedeva un contesto in miglioramento entro due anni, un altro 26% scommetteva su una stabilità). Anche in questo caso, il successivo aggiornamento dei dati, con la percentuale degli “ottimisti” che cala dal 56% al 45%, sembra essere influenzato da fattori di breve natura, non in grado di interessare il più ampio riequilibrio del comparto.
 
Per quanto invece concerne la quota di consumatori italiani che intende acquistare un’abitazione nel trimestre in corso (il terzo del 2016), la percentuale di dimostra prossima al 3% e, dunque, ben lontana dal picco minimo toccato nel terzo trimestre di tre anni fa, quando a fatica arrivava a sfiorare l’1%. Incoraggiante è infine l’osservazione della quota di consumatori che, secondo l’Istat, afferma di essere intenzionata ad effettuare degli interventi di manutenzione straordinaria sulla propria abitazione nel corso del trimestre: nel terzo periodo dell’anno la percentuale è di oltre il 15%, in positiva crescita su base annua.
 
Per quanto infine riguarda le risposte negative, scende la quota di consumatori che dichiara di non essere sicuramente interessata all’acquisto di un’abitazione nel trimestre in corso (vicina al 97%, quasi 2 punti percentuali in meno di appena tre anni fa), e scende altresì la quota di consumatori che dichiara di non essere intenzionata a effettuare operazioni di manutenzione straordinaria nella propria abitazione nel periodo in esame (85%).